Mauro è in SCHIATTI dal 2001
Sono già passati 22 anni? In effetti avevo appena finito il militare quando sono arrivato in SCHIATTI.
Mi ricordo che era settembre e che ci tenevo a far fare bella figura a mio padre, che era in azienda da tempo come montatore meccanico.
Papà è in pensione da un bel po’, ma io ci tengo ancora a fare bene.
Dalla qualità ai ricambi
Sì, all’inizio sono stato affiancato dall’allora responsabile dell’ufficio acquisti ma mi occupavo anche di qualità. Negli anni sono diventato il collegamento tra l’ufficio tecnico, gli acquisti e l’officina perché raccolgo il progetto e ne sviluppo la distinta che servirà ai colleghi degli acquisti (per gli ordini) e al magazzino e all’officina (per la produzione vera e propria della macchina).
In 22 anni il modo di lavorare è cambiato?
Direi di sì. Se penso a come la digitalizzazione ha impattato sull’ufficio assistenza e ricambi posso dire che oggi operiamo in modalità molto più snella e veloce. La comunicazione tramite Whatsapp ci rende tempestivi ed efficaci, le modalità di connessione remota delle macchine ci consentono di verificare guasti o settare parametri in tempo reale. Una volta le macchine erano assemblati di ferro, oggi hanno un’elettronica molto evoluta a bordo. Questo allarga anche le nostre competenze.
E il clima alla Schiatti?
Sempre famigliare. Quando sono arrivato qui, oltre vent’anni fa, ad accogliermi c’era il Signor Angelo. Oggi a capo dell’azienda ci sono i suoi figli e il rapporto non è cambiato. Siamo grandi ma siamo tutti vicini, amici.
Il giorno più bello?
Quando, grazie anche al mio lavoro alla qualità, abbiamo ottenuto per ben due volte di fila la certificazione ISO 9001. Allora ero giovane, con le uniche competenze che la scuola mi aveva dato. Metterle in pratica e vederle concretizzarsi in un traguardo positivo per l’azienda mi ha riempito di soddisfazione.
Grazie (se vuoi) a chi?
Ai due Marco.
Marco Schiatti, che quando sono arrivato in azienda era il responsabile dell’ufficio acquisti. Lui mi ha accolto e guidato fino a 4 anni fa, quando è andato in pensione.
E grazie a Marco Mariani, che oltre ad essere il mio attuale superiore nell’ufficio assistenza e ricambi, è anche un vero amico. Con lui condivido passioni come il camper e la montagna. Sarebbe perfetto se solo gli piacesse anche la bici, per essere precisi il “bike packing”, che è il mio primo amore!
E domani?
Sempre più vicino alle macchine. Lavorare nei ricambi vuol dire conoscerle bene, ma mi piacerebbe approfondire di più la loro meccanica, per fare sempre meglio nel mio ruolo e, chi lo sa, forse anche scoprire ruoli adiacenti.